Evento Giovani oltre la SM 2024

Facendo sport ho capito che posso farcela come gli altri

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Era il pranzo di Natale del 2013, una bellissima giornata con parenti e amici in un tipico agriturismo del centro Sardegna. Tanto buon cibo che a dispetto della mia proverbiale famelicità non riuscivo a mangiare. Da quella mattina ero turbato da una strana sensazione, non avevo sensibilità dal torace in giù, qualcosa di strano e non un semplice malanno.

In quel periodo andavo in Mountain Bike 3 volte a settimana, 2 volte giocavo a calcio, insomma mi sentivo assolutamente in forma. Quella stessa sera fui ricoverato in ospedale per la prima volta in vita mia, la diagnosi potete immaginarla.

Il problema principale non è stata la diagnosi in sé, quanto la mia continua ricerca di scuse per non fare nulla per migliorare la mia situazione psico-fisica.

Ricordo che ogni qual volta mi si proponeva di andare a correre, fare un giro in bici, giocare a calcetto etc. mi dicevo sempre che era meglio non farlo perché avrebbe potuto risvegliare o accentuare i sintomi della malattia.

Poi, sette mesi fa, spinto dalla mia compagna Ludovica ho iniziato a frequentare un box di Crossfit. Per chi non lo sapesse gli allenamenti di CrossFit prevedono allenamenti ad alta intensità e ad intervalli, sollevamento pesi olimpico, pliometria, powerlifting, ginnastica, sollevamento kettlebell, ginnastica ritmica, strongman e altri esercizi.

Ricordo molto bene i primi allenamenti: rientravo a casa praticamente sfinito, dolori in tutto il corpo, febbre alta da stress. Le prime due settimane passarono così, tra lamenti e sofferenze, eppure non vedevo l’ora di andare nuovamente ad allenarmi. Nonostante tutto avevo appena riscoperto il piacere di allenarmi e questo era già un successo enorme.

Non so esattamente come spiegarlo, ma è stato davvero un colpo di fulmine. Ogni giorno esercizi differenti, non ci si annoia mai, si lavora sodo per 1 ora senza pause e uno staff preparatissimo che ti segue quasi individualmente.

Devo ammettere che il neurologo non era d’accordo sul fatto di praticare uno sport così pesante, ma vedendo i miei miglioramenti in termini di forza, equilibrio e mobilità alla fine mi ha consigliato di proseguire.

Voglio condividere con voi i vantaggi che mi ha portato la pratica del Crossfit:

Forza
Non credevo di poter riuscire a sollevare 100kg con le mie gambe. Dopo aver scoperto di avere la sclerosi multipla mi sembrava faticoso solo fare 2 rampe di scale!

Concentrazione
Uno dei sintomi di questa malattia è la scarsa capacità di restare concentrato. Quando hai a che fare con i pesi, quando devi arrampicarti su una corda devi sforzarti di restare concentrato. La concentrazione si può allenare!

Equilibrio
Durante il mio secondo allenamento il coach ci chiede di metterci in verticale. Io ovviamente rispondo che non sono in grado. Bene, quel giorno ho imparato a mettermi in verticale e dimenticarmi le parole “non sono in grado”.

Energia
Nonostante alla fine di ogni allenamento sia stanchissimo (sembra quasi che faccia allenamento doppio rispetto ai miei compagni di box) col passare dei mesi sento di avere sempre più energie durante il giorno, aumentando la mia produttività mentre lavoro.

Consapevolezza
Questa è la cosa più bella. Se nei primi mesi pensavo che fosse impossibile raggiungere il livello di allenamento dei miei compagni più forti, pian pianino ho iniziato a cambiare idea. Ora penso che non ci sia una valida scusa per non poterli raggiungere. A poco a poco quel gap lo vedo assottigliarsi ed è una cosa meravigliosa.

Questi cinque vantaggi che mi ha portato praticare questo sport hanno cambiato in meglio la mia vita, e soprattutto stanno modificato il mio modo di rapportarmi alla fatica.

Questa ovviamente è la mia personale esperienza, maturata con uno sport difficile e impegnativo, ma credo possa valere per molti di noi che praticato altre attività motorie. Ripeto la stanchezza che provo durante ogni singolo allenamento è tanta, ci sono dei giorni in cui non riesco a dare nemmeno il 50% delle mie possibilità, ci sono degli esercizi che ancora non riesco ad eseguire.

Ciò che importa è che mi sono di nuovo innamorato del benessere fisico, mentale, della fatica, della sofferenza, delle gocce di sudore. Serve un po’ di impegno ma ora so che posso farcela come gli altri.

Gian Marco

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6 commenti

  1. Gina Jiman Reply to Gina

    Ciao Gian Marco ho la bestia dall’ 2007 e sono2 mesi che faccio fatica anche andare al bagno ma leggendo il tuo mes.mi sono vestita bene x fa freddo e con i miei bastoni ho fatto credo 1chilometro che x me enon tanto ma tantissimo. Grazie della spinta.

  2. Gina Jiman Reply to Gina

    Il guaio e che adesso non mi muovo piu. Mi fa male ogni cosa.

  3. Ciao… sono felice di aver letto la tua storia… io ho avuto la diagnosi ad agosto… Mi sento però abbastanza bene, voglio reagire, faccio acqua gym, qualche volta spinning e sempre lunghe camminate.
    Cerco di essere forte anche se dopo la puntura del Rebiffe è dura!
    Ma lo sport mi aiuta a sfogarmi e non pensare…
    Un saluto
    Stefania

  4. Ciao…anch’io convivo con l ‘ amica da 4 anni…inizialmente la depressione sembrava prendesse il sopravvento. ..poi a due mesi dalla diagnosi lo spirito sportivo ha ribaltato la situazione…il sogno da sempre era quello di partecipare alla maratona di new York è grazie alla mia tenacia l ‘ anno successivo ho realizzato la mia prima esperienza da runner chiudendo il traguardo in h.5.14successivamente lo stesso anno ho fatto anche quella di Barcellona poi Amsterdam migliorando i tempi…ora dopo alcuni infortuni ho ridotto le distanze facendo le mezze..ma la cosa fantastica è che avendo un forte obiettivo riesco ad affrontare gli allenamenti senza ascoltare spossatezza e parestesie che ormai mi accompagnano regolarmente…ho imparato a vedere sempre il sole anche quando il cielo è nuvoloso…affronto la vita familiare, lavorativa sempre con molto ottimismo…vivo bene la malattia …ricordo di averla quando una volta al mese faccio il tysabry. .spero di continuare cosi…ho la famiglia e tanti amici che mi supportano e sopratutto sono IO la più forte….

  5. Ciao Gian Marco sono molto felice di avere letti la tua testimonianza, mi rincuora…
    Io ho avuto la diagnosi ad agosto e ti puoi solo immaginare che estate di dolore e angoscia che io abbia passato…
    Ora però, sintomi del post puntura permettendo, cerco di fare sport cerco di muovermi come ho sempre fatto.
    Faccio acqua gym anche tre volte a settimana, qualche volta spinning e qualche volta solo lunghe camminate.
    Finché ce la faccio voglio essere me stessa e non buttarmi giù.
    Premetto che poi anche a me fa benissimo andare in palestra per il corpo, la mente e il buon umore!
    Speriamo di andare avanticosì!
    Un saluto a te e a tutti!

    Stefania

  6. Sono contenta per Gian Marco e per tutti quelli che, leggo, fanno sport e attività fisica. Bravissimi!!!. Io sono malata da quasi due anni, l’esordio mi ha dato una mazzata notevole a livello fisico, muovevo poco una gamba e avevo una contrattura che mi impediva di respirare normalmente, causa lesioni dorsali e cervicali. Per diversi mesi non sono riuscita a fare attività sportiva, che in tutta la mia vita ho sempre fatto. Ma non ho mai mollato l’esercizio fisico, mi sono allenata gradualmente, ogni giorno qualche esercizio, passeggiate, cyclette, elastici, e chi più ne ha più ne metta. All’inizio 5 minuti, poi 10, poi 20. E adesso sono tornata a fare quello che facevo prima, vado in palestra, vado in bicicletta, faccio spinning, e devo dire che con il passare del tempo mi stanco sempre di meno. Il movimento aiuta anche a livello mentale, l’umore migliora, perciò consiglio a tutti di trovare l’attività fisica più adatta e appagante. Forza ragazzi, so che è dura, ma ne vale la pena. Basta poco per cominciare, dopo non vi ferma più nessuno… Buon movimento a tutti!

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