Lavoro e gravidanza. Superare gli ostacoli con la forza che è in te.

Il lavoro e il desiderio di maternità sono due aspetti molto particolari per le donne che cercano di conciliare la propria professione e la famiglia, ma quando si aggiunge anche la sclerosi multipla tutto può sembrare più difficile. Sul tema della maternità Aism ha realizzato una guida per aiutare le donne con SM a prendere una decisione consapevole. Per fortuna ci sono storie a lieto fine che ci danno la giusta carica per affrontare ogni sfida. Quello che vi presentiamo oggi è il racconto di una donna con SM, di una mamma, di una lavoratrice.

Quest’anno festeggio i miei 40 anni.
7 anni fa ho scoperto di avere la SM. Avevo un lavoro che adoravo e che mi dava tante soddisfazioni, nonostante fosse impegnativo, stressante e con tante ore di straordinari.

Dopo la diagnosi non ero più nelle condizioni di poter fare un tempo pieno. La richiesta di un part time, però, non è stata accolta bene. Sono stata messa nelle condizioni di licenziarmi.

Dopo questa brutta esperienza mi ci è voluto tanto tempo per digerire i comportamenti scorretti nei miei confronti. Fortunatamente però ho trovato una sostituzione maternità, che ho accettato al volo e che mi hanno fatta rinascere.

Da tanto desideravo un figlio, che purtroppo non arrivava. La mia ginecologa – alla quale confidavo il mio desiderio e alla quale facevo domande su come meglio procedere per favorire una gravidanza – mi sconsigliava assolutamente di avere una gravidanza. Mi diceva che non dovevo essere tanto egoista e pensare solo a me.

Mi ha fatto piangere tanto. Sentivo di volere qualcosa che non dovevo, che stavo facendo qualcosa di sbagliato. Ma era un desiderio che veniva dal cuore e non potevo fare niente per eliminarlo.

Grazie al mio neurologo ho capito che non c’era nulla di sbagliato nel desiderare un figlio. Lo ringrazio ancora oggi per avermi aperto gli occhi.

Ho fatto 2 anni senza cure nell’attesa di un bimbo, ma la situazione clinica peggiorava. Dovevo quindi ricominciare una terapia. A 1 mese dall’inizio del farmaco scopro di essere incinta.

Un miracolo! La cosa più bella della mia vita! Nasce Angelica!

L’azienda è stata fantastica e mi ha fatto fare una seconda sostituzione, fino al giorno in cui avrei dovuto fermarmi anche io.

E dopo la mia maternità, quando la mia piccolina aveva più di un anno, ho trovato un altro lavoro part time che mi ha anche permesso di scegliere l’orario lavorativo.

Ho avuto poi una ricaduta pesante che mi ha costretto a stare a casa per 3 settimane, ma per fortuna mi hanno rinnovato il contratto che sarebbe scaduto poco dopo.

Da quando c’è Angelica ho scoperto tante cose. Un amore infinito! Ci sono situazioni dove pensi che sia impossibile, di non farcela. Poi però vedi la tua piccolina che ha bisogno di te, ed ecco che trovi tutta l’energia che ti serve chiedendoti solo dopo: «Come ho fatto?».

Auguro a tutti di sfidare gli ostacoli della vita, perché è solo affrontandoli che scopri la grande forza che è in te.

 

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