Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Perché la vita è un po’ da vincere

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Quello di Anna è un inno alla vita, una vita che va vissuta e che va affrontata e vinta ogni giorno.

Può dire tutto questa immagine o niente. Dipende dalla prospettiva in cui si osserva.
Osservate gente. Osservate la vita.
Osservate le piccole cose. 
Osservate gli alberi, le nuvole, l’acqua.
Non perdetevi nelle cose poco importanti. 
Ogni giorno nostro è unico.

Io sono una cacciatrice di emozioni di dettagli, di piccoli attimi perché sapete, la vita è un po’ da vincere.
Un po’ perché si fa fatica a superare certe cose ma comunque sia si vince.
Io vinco un po’ tutti i giorni.

Dal primo risveglio a prima di dormire. Anzi dal primo giorno che mi hanno detto queste parole: “Hai la sclerosi multipla” , cioè 6 anni fa.
Da quel giorno, tutto si è amplificato. Tutto è diventato dannatamente importante. L’amore, le persone, i luoghi, gli attimi. Tutto è così importante. 

Tutto è iniziato con un giorno di fine estate a 20 anni. A quell’età, tutto si pensa tranne che alle visite, risonanze, analisi. Poi la diagnosi. Dirvi che ci si abitua subito a lei è una menzogna. Da un giorno all’altro ti senti cambiata, inizia la stanchezza a vincere, a restringerti su quello che facevi semplicemente, tipo salire le scale. Sì, ho perso tante volte, (perché la vita è fatta anche di sconfitte, no?) ma mi sono sempre detta:”Tanto mi rialzo”! 

 

 

E tutti i giorni mi rialzo. Combatto. E cari miei, me lo ripeto tutti i giorni. Vivete e vincete. Sempre

Io mi #SMuovo. #SMuoviti anche tu, per te stesso. 

Anna

3 risposte

  1. Cara Anna hai perfettamente ragione,soprattutto quando sottolinei che abituarsi subito ad avere una compagna di vita come la Sm,è una menzogna. Infatti non ci si si abitua tanto facilmente ma pian pianino ci si abitua a conviverci.Forza cara,lo dico a te e lo dico a tutti noi Sclerati,un abbraccio

  2. Tutti la chiamate amica o compagna, per me non è così per me è una nemica che mi ha rovinato la vita io la odio questa malattia, anche se faccio finta di accettarla, scusate il mio sfogo.

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