Uno sclerato al Passatore

Ebbene sì Dopo anni di allenamenti dopo una diagnosi di sclerosi multipla, finalmente sono a Firenze in Piazza della Signoria.

Manca meno di un minuto alla partenza della 100 km del Passatore, una gara che mette alla dura prova le gambe ma anche la testa. Una gara che mette a dura prova anche chi non è affetto da sclerosi multipla figuriamoci uno sclerato come me.

Corro con la maglia di AISM e questo è già un motivo di orgoglio. Se solo una persona si informerà di più sulla sclerosi multipla perché ha visto la mia maglia o solo uno avrà forza da questo, sarà già una vittoria.

3, 2, 1 e via! La mia avventura inizia. Vengo preso da tutte le parti da una miriade di suoni, di sensazioni, di pensieri, di paura. La mia sfida contro me stesso e la mia sfida contro di lei che negli ultimi anni mi ha messo a dura prova me e il mio fisico. Ma soprattutto ha messo a dura prova il mio spirito.

Eppure nonostante tutto io sono qui sono qui a cercare di sfidare i miei limiti. Non so dove arriverò ma so che voglio esserci per dimostrare a me stesso che posso farcela e per dare una speranza a tutti coloro che una speranza non ce l’hanno più. Sì è vero, io riesco ancora a correre però non è quello l’importante. L’importante è provarci. Provaci sempre, non arrendersi mai.

Ma  nonostante io ce l’abbia messa tutta, dopo una notte a scavalcare l’Appennino tosco-emiliano passando dai 30 gradi di Firenze hai quasi 0° nel Passo della colla, sopporto sottoponendo il mio fisico agli sbalzi temperatura per 80 km tutto questo ma non perché voglio vincere perché voglio solo provarci. Il solo provarci mi dà la forza di andare avanti.

Ho  avuto tempo per riflettere su me stesso, sulla mia situazione, sulla mia malattia. Ho capito che l’importante è cercare di non arrendersi mai perché i momenti di sconforto ci sono. Come li ho avuti io in questa avventura, ci sono sempre nella vita non, ci abbandonano mai. Bisogna trovare dentro noi stessi la forza. Lo so non è facile, però senza questa forza non si può andare avanti.

Dopo 80 km il mio fisico non ha retto e mi sono dovuto fermare. Le gambe non andavano più né avanti né indietro. Ho capito che era il momento di dire basta. Anche perché l’avevo promesso a mia moglie e perché sebbene sia folle non sono totalmente matto. Se devo avere dei benefici dello sport va bene, ma se fa danni vuol dire che sto sbagliando qualcosa.

Per cui quando mi sono reso conto che non era più possibile andare avanti mi sono fermato.

Però ho usato questa mia esperienza per portare testimonianza ad altri che come noi hanno la sclerosi multipla e magari non riescono a trovare la forza. Spero solo che questa mia esperienza serva a qualcuno per uscire dal tunnel in cui ero finito anch’io nel momento della diagnosi

Biagio

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20 commenti

  1. Patrizia Naldoni Reply to Patrizia

    Bravissimo..complimenti….la mia autonomia è di solo 500 mt….ti ammiro tantissimo…anche xché sono di Marradi ( dopo il passo della Colla) e so veramente quanto è dura…Di nuovo complimenti

  2. grazie mille… dispiace dopo aver superato la Colla essere passato da Marradi solo in auto perché mi sono fermato a Strada Casale (visto che sei di lì mi capisci) ma se la situazione resta invariata voglio riprovarci quest’anno.
    Fatti trovare per strada che ci salutiamo!!!!!!!!!

    • errata corrige: essere passato da Brisighella

      • Grandissimo !!!! Il fatto di averci provato e aver capito il propio limite ti rende onore, il prossimo anno allena le testa e la medaglia sarà tutta tua !!!! Io sono come te malato di sclerosi multipla e non mi arrendo mai ,sposto in continuazione il mio limite e alleno moltissimo la testa a non mollare mai “ never give up” questo mi ha permesso in otto anni di corsa ,dal 2011, e dal presentarsi della “ bestia “ di correre per 7 volte il Passatore e anch’io una volta ho mollato ….. tu sei giovane e ti aspettano 10/100/1000 Passatori !!!!! Grandissimo esempio per tutti i nostri amici di non mollare mai e che tutto è possibile !!!!

    • Grande Biagio solo il fatto di averci provato.

  3. Antonio Sini Reply to Antonio

    Biagio SEI UN GRANDE la prossima volta c’è la farai.
    Sei in esempio.

    Ciao Antonio.

  4. Grande Biagio hai vinto ancor prima di iniziare , il solo partecipare ti ha portato sul podio. Continua con la stessa forza che ti ha portato fino ad oggi non ci si arrende mai , la SM una brutta bestia con cui bisogna trovare un intesa , una convivenza , ognuno ha la sua SM non per tutto e la stessa e non tutti la vivono alla stessa maniera , ma tu hai dato un esempio Grandissimo e certamente questa tua esperienza aiuterà tutti coloro che ne soffrono. Un abbraccio forte come se fossi mio figlio , perché è lui che ne soffre da 18 mesi e per fortuna per adesso va bene.
    Grazie della tua esperienza portata a conoscenza di chi magari è prigioniero della paura .

  5. Grande Biagio!! C’ero anch’io con mia moglie. La prima volta del Passatore. Portata a termine, con fatica, dubbi e speranze in 19 ore. Il bello è che ti rendi conto solo alla fine dell’enorme impresa eroica e folle che è questa corsa. E dopo tutto, dopo le lacrime, il sudore e la gioia, alla fine dici “quasi quasi ci riprovo”!!! Perché lo spirito giusto è proprio quello di non mollare. Mai!!

    • comprendo benissimo quello che dici, nonostante tutto, nonostante il dolore, la fatica e il pensiero che ti tormenta per tutti i km: ma chi me lo fa fare? la soddisfazione di averci provato non ha eguali!!! ma la soddisfazione più grande è quella di aver trasmesso speranza alla mia famiglia ed ai miei figli che quando mi hanno chiesto se avessi finito la gara mi hanno visto un po’ sconsolato ( non è vero da atleta e runner ero più che sconsolato ahahaha) mi hanno risposto:” ma papà tu hai la sclerosi multipla e hai fatto 80km ti rendi conto?
      beh è per loro che ci riproverò ed anche per me e se riuscirò anche a fare 1 km in più degli 80 sarà sempre una vittoria!!!!!!!

  6. stefano campana Reply to stefano

    Caro Biagio
    Grazie per questa tua testimonianza
    Sei un vero atleta dentro e una persona con grande senso dell’umanità!!
    Anch’io corro da diversi anni e delle volte
    Mi chiedo perché????
    Tu oggi mi hai motivato …e un po’anche fatto vergognare!!!
    Grazie ancora complimenti
    Un abbraccio Stefano

    • Mi hai fatto venire la colina in bocca, quasi quasi alla corsa di Natale per beneficenza partecipo anche io, magari cammino per 1 ora, non certo ai tuoi livelli di primatista! Complimenti Daniela

      • l’importante è provarci …..e grazie a tutti per i feedback positivi era questo l’obbiettivo prefissato, portare un messaggio di speranza per tutti voi che leggete e ricevere da voi la forza per andare avanti!!!!!!

  7. Laura casaroli Reply to Laura

    Bravissimo.

    Dopo un anno d inattività riprenderò a giocare a tennis chi si ferma è…. grazie

  8. Ciao! È sicuramente stato molto importante provarci, e comunque 80km sono già tantissimi, complimenti!

    Una domanda, io vorrei partecipare ad una maratona, mi ero preparato un programma di allenamento per partecipare a quella di Firenze 2020, ma a maggio, mentre mi allenavo, ho cominciato a avvertire i formicolii alle gambe. Ad ottobre ho avuto la diagnosi di SM.

    Adesso vorrei riprovare a allenarmi, ma secondo te posso ignorare i formicolii quando li avverto, e continuare a correre? Al centro SM dove sono in cura non sono stati chiari su questo aspetto.
    Grazie

    • Ciao Purtroppo Ognuno ha la sua sclerosi multipla e bisogna sempre parlare col proprio medico della propria situazione di salute perché lui ha tutti i dati oggettivi per capire qual è la tua situazione di salute Spero per te che tu riesca a realizzare quanto ti sei prefissato e a non arrenderti mai!!!!

  9. Sei un grande! Quanta forza, quanta determinazione. Un vero esempio per tutti.

  10. Sono anch’io uno sclerato fin dal 1979 e dopo l’ultima grossa ricaduta nel 2008, dove a malapena riuscivo a deambulare per 300 metri, in 4 anni avendo degli obbiettivi da raggiungere posti sempre piu’ avanti sono riuscito ad arrivare a 2 kilometri; grande successo , comunque diceva Faletti ” l’importante non e’ quello che trovi alla fine di una corsa , l’importante e’ quello che provi mentre corri”

  11. Grande Biagio! Come si vede dai commenti, non sei, non siamo soli! Diamo coraggio a tutti i neodiagnosticati. Io sono stato diagnosticato nel 91, pochi mesi prima di diventare sacerdote, ma la vita, con l’aiuto di Dio, è andata avanti, ho un lavoro appassionante, e continuo a giocare al tennis quando trovo il tempo. Magari potesse dare una mano a AISM

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