Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Sclerosi multipla. Che gioia quando ti dicono: “signorina i suoi esami sono perfetti”.

Quando si riceve la diagnosi di una malattia cronica come la sclerosi multipla si capisce presto una cosa: ci saranno esami periodici per controllare la situazione. Questo porta un carico di ansia ovviamente, ma anche di sollievo quando la SM ci dà una tregua e non avanza. È proprio di questo che parla Giulia

Inizio tutto a giugno del 2018, quando una domenica mattina, uscii di casa per andare a fare la classica colazione al bar e sentii una strana sensazione, la mia gamba destra pesava come un macigno.

Mio padre decise di correre in pronto soccorso. Da lì iniziò la mia nuova vita.

Esami, rachicentesi, pillole, cortisone.

Il brutto? Da un momento all’altro la mia parte destra destra del corpo direttamente out.

11 luglio, la vera e propria diagnosi.

Signorina Giulia le ha la sclerosi multipla

Una voragine intorno in me, vedevo il vuoto, non vedevo via di uscita.

La mia routine era basata su fisioterapia e giri in sedia a rotelle.

Da lì a poco, è iniziata la cura, una flebo di un intera giornata di rituximab.

Poco dopo, piccoli spiragli di luce: il mio corpo anche, se non sempre, incomincia ad ascoltarmi, la cura fa effetto.

Dovrei farla ogni sei mesi, ma pensate un po’. Ma l’ultima volta l’ho fatta dopo circa un anno.

Che gioia quando dall’ospedale ti chiamano e ti dicono “signorina i suoi esami sono perfetti, posticipiamo la cura”.

Da lì capisci che non è poi così male convivere con la sclerosi multipla, anzi a volte mi vanto di avere una compagna di viaggio che ti mette a dura prova.

Per non parlare della rivincita più grande che mi ha fatto quest’anno la sclerosi multipla, mi ha permesso di rincominciare a giocare a pallavolo, e non c’è cosa più bella.

Giulia

Se anche tu vuoi condividere la tua storia su queste pagine scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

Una risposta

  1. Io nn riesco più a vivere bene mi perdo nel vuoto voglio essere capito ma nn l ho detto a nessuno persino la mia famiglia nn sa nulla vorrei solo morire cerco sempre di parlare con persone diverse nuove ma alla fine finisco nel piangere e mi chiedo perché a me ora devo fare esami poi approfondito vorrei solo tornare a ridere vorrei vedere mia figlia crescere e stare accanto alle persone che mi vogliono bene ma faccio solo e tanti errori x mettermi al centro dell’attenzione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

AISM

Quelle domande senza risposta

Ho diciotto anni e mi hanno diagnosticato la SM. È iniziato tutto tre mesi fa quando ho avuto i primi sintomi, da quei giorni è cominciato l’inevitabile susseguirsi di controlli ed esami che

Leggi Tutto »

Resilienti, flessibili e connessi

Tutti hanno sentito parlare di resilienza, ma pochi forse sanno che si può migliorare, allenando le capacità psicologiche come la mindfulness, l’accettazione, la flessibilità.

Leggi Tutto »

Libera il futuro

Tutti da bambini abbiamo sognato il nostro futuro e abbiamo immaginato cosa saremmo diventati. Ma quando si verifica un evento come una diagnosi, entriamo in modalità difensiva e può accadere che non vogliamo vedere quello che ci aspetta.

Leggi Tutto »

Il diritto al futuro

Passando per il concetto di disabilità e diritti connessi, recuperando il processo storico di cambiamento dei diritti e della nozione di invalidità, Haidèe condivide la sua storia personale.

Leggi Tutto »

e lo sclero continua…

  e lo sclero continua…!Questo è stato lo slogan del 2° Convegno Nazionale Giovani con SM e anche quest’anno è stato un successo!

Leggi Tutto »

Come vivo il Movimento…

Pensavo a cosa scrivere sul blog, cercavo notizie interessanti da condividere con voi, qualcosa che avrebbe potuto interessarvi. Poi mi sono accorta che non vi

Leggi Tutto »