Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Lo Sport

Come è cambiato il tuo rapporto con lo sport dopo la diagnosi? Lo abbiamo chiesto a Giulia, atleta paralimpica di sitting volley.

La fatica è uno dei sintomi più comuni della SM e della NMO, un sintomo invisibile ma estremamente invalidante. Ma la fatica è anche uno dei concetti cardine di un’esperienza comune a quasi tutte le persone: lo sport.

Come per la maggior parte delle persone lo sport è un modo per entrare in contatto con il proprio corpo, con le sue capacità e i suoi limiti. Nel corso di quest’intervista, parleremo di sport e attività sportiva, per raccontare il rapporto che le persone con SM e NMO hanno con il proprio corpo, un rapporto spesso fatto di piccoli cambiamenti e aggiustamenti.

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A due anni dalla diagnosi

La diagnosi di sclerosi multipla comporta un periodo di vita molto intenso: alti e bassi, tante domande, poche risposte, batoste e soddisfazioni. ” La cosa

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Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

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