Kerkira.. una vacanza su quattro ruote

Finalmente un attimo di tempo per raccontarvi qualcosina della mia estate di libertà. Dopo la laurea il mio unico pensiero era “VACANZA”, “HOLIDAY”, “VACANCES”..!! Dopo aver deciso la meta, Kerkira (meglio nota come Corfù) e aver fatto le valigie, eravamo pronti per partire! Quest’anno, però, i miei amici mi hanno imposto di condividere la vacanza greca con un’amica un po’ particolare… Lea. Io non la vedevo mica di buon occhio, ma se volevo vivere quest’esperienza con i miei compagni neolaureati… dovevo stare alle loro condizioni. Non avevo alternative..anche perchè prova a trovare delle valide argomentazioni con tre giuristi… soprattutto se le tue non reggono.

Fin dalla partenza il mio rapporto con Lea, la carrozzina blu Iveco che avevamo scelto di portare con noi, non è stato dei più rosei. L’idea di sedermi su quelle quattro ruote mi infastidiva… seppur ero coscente del fatto che mi sarei stancata dopo pochi metri. Insomma.. un continuo discutere con l’omino del mio cervello su come gestire questa presenza scomoda.

Beh.. ora posso dirlo.. Non potevamo fare scelta migliore! Ho passato una bellissima settimana riuscendo a godermi tutto ciò che mi stava intorno. E vi dirò di più… proprio la presenza di Lea è stata motivo di tante risate e piacevoli serate… Soprattutto perchè tanto le borse le portavo io! 😉  Dopo le prime ostilità e diffidenze, in realtà tra me e lei è nata una bella amicizia. Tra di noi vigeva un tacito accordo: io e te usciamo insieme solo quando sono molto stanca, oppure quando c’è tanta strada da fare..

Chiarito questo, ho trascorso splendide giornate su spiagge incantate, dall’acqua cristallina (in compagnia delle mie stampelle fashion) e piacevoli serate tra le strade della città vecchia. Una bomboniera di altri tempi in cui si vede l’influenza di diversi popoli e culture.. da quella italiana, a quella ortodossa, a quella greca verace. Con Lea abbiamo visitato posti bellissimi come l’Achillion (il palazzo fatto costruire per Sissi, l’imperatrice d’Austria); fatto shopping frenetico; corse di libertà ed indipendenza; impennate estreme..

Oggi posso dirvi senza paura e senza vergogna, che il mio viaggio a Kerkira è stato il più bello degli ultimi anni. Eravamo quattro viaggiatori ed una sedia a rotelle.. così abbiamo scritto sul nostro diario di bordo. Eravamo un gruppo integrato ed ironico che mi ha permesso di vivere un’esperienza indimenticabile, in cui, forse per la prima volta dopo tanto tempo, ho potuto godere di ogni singolo attimo senza sentire il peso della fatica, delle gambe che non reggono.. del dover condizionare gli altri ai miei ritmi e ai miei passi lenti.

In una frase… la mia vacanza su quattro ruote è stata una vacanza di grande libertà ed autonomia, in cui mi sono spesso divertita a sorpassare i miei compagni di avventura.. a portare mille buste… ad essere me stessa. Sapete, in fondo, dipende solo da noi..da come decidiamo di viverla.. Grazie a quest’esperienza ho capito che voglio vivere la mia vita al di là del pregiudizio mio e della realtà intorno. Ho toccato con mano che non è un limite, ma spesso è una risorsa… e che posso fare molte più cose di prima. Così dopo Kerkira, ho incontrato una nuova amica.. a cui non ho ancora dato un nome, ma con cui ho deciso di uscire tutte le volte che mi va, tutte le volte che ne ho bisogno. Un’amica con cui voglio vivere mille altre avventure e passioni… la prima di queste è lo sport, in particolare il tennis! Forse ha ragione una mia amica toscana che una volta mi ha detto.. “Oh amorino, in fondo non si sta poi tanto male!” 😉

 

 

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11 commenti

  1. che bella vacanza e che balla energia. Brava Ale!

  2. Lea anche se usata poco però deve diventare fashion quanto le stampelle!! Sono veramente fiera della grande donna che stai diventando.

  3. Tra l’altro Ila non so se noti che nella foto era in impennata…

  4. Grazie raga… Pian piano..con i miei tempi.. 😉
    Ila, tranki. Secondo te, potrei mai scegliere un qualcosa che non sia abbastanza fashion? Vedrai la mia nuova amica.. sarà super figa e soprattutto, caro Dany, ci potremo sbizzarrire con tutte le impennate che vogliamo… Forse potrei anche provare a tirar dritto su due ruote per qualche metro 😉

    • Ecco ora pure le impennate! Gente attenzione la Ale partita!!!!!!

    • Cara Alessia,
      io ho scelto (se non volevo uccidermi dalle cadute per terra) di usare la SAR da poco più di un anno.
      Ebbene, vado quasi ovunque, mi stanco meno, mio figlio mi sale in braccio per fare le impennate..
      La SAR fa schifo, ma anche no.. serve; e dalla prima volta che l’ho vista (l’avrei presa a calci..) è diventata l’amica che mi permette di continuare ad essere quel che sono.

      • Grazie Andrea per il tuo commento. Sai, è importante per me sapere che non sono la sola a pensarla in un certo modo.. Io ho ancora qualche difficoltà a lasciarmi andare.. ma poi subentra la voglia di fare le cose e di dimenticare quella stanchezza che ti attanaglia e no non ti molla un attimo.

  5. Vorrei riuscire anch’io a sentirmi libera da pregiudizi e condizionamenti che mi limitano. Non riesco neppure ad usare le stampelle quando vado in giro nel mio quartiere, anche a rischio di cadere come mi è già capitato. Spero di superare tutto questo perchè mi rendo conto che mi limita fortememte e non solo me ma anche la mia famiglia.

    • Cara Stefania,
      capisco bene quel che dici. Però non sei nè fatta nè ubriaca.. hai un problema e fortunatamente la nuova generazine è più pronta a non giudicari, ma ad aiutarti facendolo col cuore.
      Che siano stampelle o SAR, troverai spesso qualcuno che se non ti aiuta, non lo fa solo perchè ha paura di offenderti. Ma sarà prontio a farlo se ne avrai bisogno.

  6. Ciao a tutti,
    vorrei consigliare,poichè da due anni ne faccio uso, la carrozzina elettrica: certo, occorrono degli accorgimenti e delle atrezzature per poterla utilizzare al meglio ma… vuoi mettere il fatto di non farsi spingere anche se si ha poca forza nelle braccia quando si è molto stanchi, essere insomma più indipendenti? da provare 🙂

    • Ciao Ada!Beh,sicuramente è una gran figata muoversi in libertà senza fatica! Credo che oggi nella sfortuna, abbiamo la fortuna di avere degli ausili proprio per ogni esigenza.. viva la tecnologia! Ma soprattutto, viva la libertà di muoversi.. nonostante tutto! 😀

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