Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La Mia Africa PT.1

Le vacanze sono finite un pò per tutti (aihmè)…

Le mie vacanze le dimenticherò difficilmente.

Infinite erano le mete che io e la mia compagna ci eravamo prefissati ma tra tutte le opzioni ha vinto l’Africa! Precisamente Kenya, una meta di cui parlavamo da tanto tempo e che alla fine, nonostante uno sforzo economico importante siamo  riusciti a raggiungere.

E’ stata una vacanza ricca di emozioni e di esperienze importanti, ve le elencherò post dopo post. In questo voglio parlarvi di uno dei principali motivi per cui molte persone scelgono il Kenya per le loro vacanze, il Safari fotografico.

Partenza ore 5.30 del mattino insieme ad una ciurma composta da altri 5 ragazzi italiani ed un autista, il grandissimo Ambrogio. Voi direte, vai in Kenya e fai il safari con un autista italiano??? Assolutamente no, Ambrogio è africano al 100%, nero come il carbone e autista sopraffino! I ragazzi africani si danno simpatici soprannomi italiani per fraternizzare più facilmente con i turisti, non potete capire quali nomi riescono ad affibbiarsi ma ve ne parlerò in un’altra puntata…

Partenza e colazione in un bar di Watamu (la città in cui risiedevamo), il viaggio per arrivare al parco Tsavo est in cui avremo da lì a poco visto e fotografato una miriade di animali è durato circa due ore e mezza, a bordo di un pulmino non proprio di ultima generazione, durante il percorso abbiamo incontrato un sacco di villaggi pienissimi di case costruite semplicemente con paglia e fango  e una moltitudine di bambini che, a piedi, si avventuravano verso le varie scuole dislocate molto lontano dai villaggi.

Arrivati allo Tsavo est ci siamo imbattuti in strade di sabbia rossa e, tutti armati di macchina fotografica abbiamo iniziato il nostro percorso alla ricerca degli animali… Inizialmente è stata un pò dura, gli animali c’erano ma erano veramente lontanissimi! Con il passare del tempo (il safari è durato 2 giorni) siamo riusciti ad ammirare quelle meraviglie della natura da molto vicini. Non ci sono gabbie, non c’è recinzione, lì gli animali sono a casa loro e tu sei semplicemente un ospite e non devi disturbare!

Leoni, zebre, elefanti, antilopi, bufali, struzzi, coccodrilli, vedere questi animali nel loro habitat è un’esperienza ed un’emozione unica ve lo assicuro!

Abbiamo trascorso la notte in un lodge nella Savana e il mattino dopo sveglia alle 5.30 per un’altro game drive che si è concluso per l’ora di pranzo.

Il viaggio di ritorno verso l’albergo è stato molto lungo ma ad animarlo sono stati una moltitudine di bambini dei vari villaggi che al nostro passaggio si avvicinavano festanti semplicemente per salutarci e per ricevere da noi quaderni, matite e pennarelli… In Africa basta poco per ricevere un sorriso!

Alla prossima puntata

Jambo!

[nggallery id=8]

3 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ospiti

Non sono una signora

Poco tempo fa ci ha scritto Angela con una bella notizia. Aveva già condiviso la sua storia su questo blog, è stata volontaria della Sezione AISM di Cosenza e di

Leggi Tutto »

La molla si è rotta

Le situazioni a volte mi sembrano ripetersi in maniera ciclica nella mia vita… Lo dicono anche i filosofi, d’altronde, tutto scorre, tutto si ripete: hai

Leggi Tutto »

Un bicchiere di acqua

Integrare la sclerosi multipla nel rapporto di coppia per poterla superare meglio. La storia di un amore che va oltre gli ostacoli, verso il matrimonio.

Leggi Tutto »