Emozioni in Mente: Con e Contro

 A proposito di propositi 😉

Questo è un po’ il periodo dell’anno in cui si fanno bilanci e buoni propositi. In più per mia natura e anche per il mio lavoro sono spesso in contatto con DOVREI, VORREI, CAMBIEREI.

“Dovrei prendermela meno” “Vorrei essere meno triste” “Non dovrei demoralizzarmi”

Ora per carità, i propositi sono spesso il primo passo verso il cambiamento, l’evoluzione, il miglioramento. Ma ho riflettuto spesso su quanto i Dovrei, Vorrei, Cambierei puntino il faro su quello che NON ci piace di noi, su quello che sentiamo mancarci. Insomma sul “negativo” (rigorosamente virgolettato).

La luce si accende sui nostri limiti che vogliamo superare, in una infinita lotta CONTRO noi stessi che rischia di lasciarci esausti e …insoddisfatti. E il circolo vizioso riprende il giro.

A volte la cosa più difficile è stare CON noi stessi. Così come siamo, con tutti  i nostri limiti… perché non proviamo a chiamarli confini?

Stare CON è anche la cosa che più di tutte può liberarci. Prima di tutto dal pensiero di DOVER essere in un certo modo (di solito sereni, calmi e pacifici 😉 ) perché unico modo accettabile.

Forse il vero cambiamento parte da qui, anche se può sembrare paradossale.

Vi saluto prendendo in prestito e condividendo con voi  le parole di Mario Benedetti:

“Come farti capire che c’è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che nessuno stabilisce norme salvo la vita,
Che la vita senza certe norme perde forma,
Che la forma non si perde con l’aprirci,
Che aprirci non è amare indiscrimi…natamente,
Che non è proibito amare,
Che si può anche odiare,
Che l’odio e l’amore sono affetti,
Che l’aggressione è perché sì ferisce molto,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l’affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che definirsi non è remare contro corrente,
Che non quanto più forte si fa il segno più lo si scorge,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che negare parole implica aprire distanze,
Che trovarsi è molto bello,
Che il sesso fa parte del bello della vita,
Che la vita parte dal sesso,
Che il “perché” dei bambini ha un perché,
Che voler sapere di qualcuno non è solo curiosità,
Che volere sapere tutto di tutti è curiosità malsana,
Che non c’è nulla di meglio che ringraziare,
Che l’autodeterminazione non è fare le cose da solo,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,
Che per dare dovemmo prima ricevere,
Che affinché ci dìano bisogna sapere anche come chiedere,
Che sapere chiedere non è regalarsi,
Che regalarsi è, in definitiva, non amarsi,
Che affinché ci vogliano dobbiamo dimostrare che cosa siamo,
Che affinché qualcuno “sia” bisogna aiutarlo,
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che adulare è tanto pernicioso come girare la faccia,
Che faccia a faccia le cose sono oneste,
Che nessuno è onesto perché non ruba,
Che quello che ruba non è ladro per suo piacere,
Che quando non c’è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che non ci si deve dimenticare che esiste la morte,
Che si può essere morto in vita,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che alziamo muri per non essere feriti,
Che chi semina muri non raccoglie niente,
Che quasi tutti siamo muratori di muri,
Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all’altro lato e si torna anche,
Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,
Che non per il molto portarsi avanti si leva prima il sole,
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c’è sempre tempo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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