#liberidi farsi una famiglia, ma riuscirò a prendermene cura?

mammaHo lasciato un 2014 bello, che mi ha regalato tanto e ho cominciato a vivere un 2015 che mi riempie il cuore di gioia. Per la quarta volta sono diventata zia di un bellissimo batuffolino rosa. Ormai dovrei aver fatto un po’ di abitudine nel veder uscire dalla sala parto piccole cullette con dentro fagottini appena nati… ma in realtà ogni volta è un’emozione nuova, diversa.

Quando è arrivata la prima ero emozionata per questo fatto di diventare zia, di assumere questo nuovo ruolo. Avevo dodici anni e ho vissuto quell’evento con gli occhi della bambina cui è stata regalata una compagna di giochi. Le altre due le ho vissute con la consapevolezza di una ragazza che ha una vita piena, che vive la gioia della famiglia che cresce, ma che allo stesso tempo sente questa esperienza ancora un po’ troppo lontana da lei.

L’altro giorno, invece, vedere quell’esserino uscire dalla sala parto avvolto tra le coperte, mi ha regalato un’emozione che non avevo mai provato prima. Guardarla al di là del vetro mentre dorme beata nel nido insieme agli altri bambini, mi ha fatto riflettere. Sono passati parecchi anni da quando dodicenne attendevo di conoscere la mia prima nipotina (ormai grande!) e sono cambiate molte cose da quando aspettavo con ansia di sapere se le altre due (sempre figlie delle mie due sorelle e arrivate con qualche anno di distanza) erano nate. In entrambe le occasioni, infatti, non ho potuto conoscerle subito.

Oggi sono adulta e ho a fianco la persona con cui spero di condividere il resto della vita e con la quale ho vissuto tutti gli istanti di questo lieto evento. Mano nella mano guardavamo questo esserino dormire tranquillo e incosapevole di come gira il mondo e senza volerlo né saperlo, abbiamo entrambi immaginato il giorno in cui ad essere davanti a quel vetro non saranno i due zii…ma mamma e papà.

Per lungo tempo ho pensato, e qualche volta detto, di non volere dei figli perché non ho istinto materno, perché mi sento goffa e impacciata nel rapportarmi con i bambini, soprattutto con i più piccoli, perché… perché, forse, ho semplicemente  un po’ di paura. In realtà mi piacerebbe tanto avere un bimbo e mi piacerebbe che ciò accadesse anche in un futuro abbastanza prossimo, ma a volte la paura mi limita pure nel desiderio.

Avere un figlio è già di per sè una responsabilità molto grande che porta ansie e paure a tutti i genitori… ma in questo caso è diverso. Spesso quando mi trovo a pensarmi mamma, mi chiedo come sarà il giorno del parto, se sarà bello come quello delle mie sorelle, se potrò avere un parto naturale… E poi, una volta venuto al mondo… riuscirò a prendermi cura di lui? Riuscirò a stargli dietro quando comincerà a fare i primi passi? Riuscirò ad avere ogni giorno l’energia necessaria per accudirlo e renderlo felice? Per proteggerlo quando vorrà arrampicarsi ovunque? E quando farà delle domande? Quando si chiederà perché la mamma non può rincorrerlo per tutta casa, saprò trovare le parole giuste? Saprò spiegare la realtà come ho fatto alle mie nipotine? Non lo so. Spero che l’essere in due, possa aiutarmi a cacciare ansie e paure che non rientrano nel tradizionale copione di chi vuole diventare genitore e spero soprattutto che l’amore e la complicità possa aiutarmi a trovare le parole giuste o i giusti silenzi quando sarà necessario.

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23 commenti

  1. Bè, quindi potrei diventare “zia blogger” 😛 Ale pensa te quante paure ho io, no potremo giocare ad acchiapparella, ma soprattutto io ho tanta paura con l’equilibrio che non riesca a tenerla in braccio, di farlo/a cadere e pensare che io appena sento un gemito impazzisco e incomincio a fare il pesce con la bocca 😀 Sarà una sfida, una nuova vita, speriamo di ritrovarci tra qualche tempo a parlare di pannoloni <3

    • Ila.. che dire… speriamo di ritrovarci tra qualche tempo a parlare di pappe e pannolini.. 🙂 Per la prima volta ci troviamo d’accordo sulle paure 😛 Anch’io ho una paura smisurata di prendere in braccio un bimbo per paura di farlo cadere. Non voglio essere paranoica…. però cavolo da piccoli sono troppo piccoli (per prendere mia nipote in braccio ho sudato sette camice); quando cominciano a crescere…cominciano ad avere un peso specifico che a volte mi mette in difficoltà…. Dovrò insegnarli a camminare già a sei mesi?? 😛 😀
      Comunque cara collega puoi star tranquilla ancora per un po’. Chissà che la notizia non arrivi con un altro post 😀 <3

      • Ciao Alessia, capisco benissimo le tue paure, io ho una Sm r.r. x ora abbastanza tranquilla, a parte una gamba ke va giù quando meno me lo aspetto (mi ritrovo a fare l’inchino alle persone x strada)e una stanchezza spropositata x ora dicevo nn ho altri sintomi e x ciò ho sempre rimandato l’inizio della terapia .” Vorrei prima fare un figlio dicevo “xó rimandavo sempre . Io è il mio compagno abbiamo le rispettive famiglie lontane, in altre regioni x ciò siamo soli, e poi abitiamo al3piano senza ascensore e x andare in camera altre scale ke iniziavano causa gamba di cui sopra a pesarmi ,figurati con il pancione o con un bimbo in braccio!!! L’idea era cambiamo casa e poi ci proviamo. Be la casa nn l’abbiamo trovata, ma la gravidanza si!!! Ringraziando il Signore è stata una gravidanza splendida, oh ritrovato tanta di quella energia ke le scale me le mangiavo in un boccone, la gamba ha smesso di andare giù e quasi 9 mesi fa sono diventata mamma di una batuffolina rosa. La bimba è stata subito impegnativa, piangeva tanto e dormiva poco (molto poco)ancora adesso si sveglia 2/3 volte a notte, ho una stanchezza adesso ke è inimmaginabile, nn riesco a fare tutto in casa infatti sembriamo degli sfollati, ho un compagno meraviglioso ke mi sostiene( in ogni senso )visto ke la gamba ha ripreso a folleggiare molto più di prima, infatti ho avuto una ricaduta e sono comparse nuove lesioni, e allora tornano tutte le paure, anzi vere e proprie paranoie ma, sai che ti dico? Ke quando guardo negli occhi mia figlia e lei mi sorride so ke x lei in un modo o nell’altro scalerei le montagne , fosse pure in ginocchio. Nn aspettare se ti senti pronta, ti cambia la vita in meglio,nessuno dice ke sia facile io urlato come una pazza anke oggi xkè faceva sfraceli con la pappa e io sono stanchissima x l’ennesima notte insonne ma poi mi ha detto “mamma con la sua vocina e lo abbracciata sentendomi in colpa x aver alzato la voce. Fatti coraggio Ale e affronta l’avventura più bella ke una coppia e soprattutto una donna possa vivere.

        • Ciao Cri! Mi piace tanto quello che hai scritto… e mi hai fatto venir su una voglia ancora più grande di provarci! Non domani.. ovviamente 🙂 ma comunque so che accadrà molto presto e leggere la tua testimonianza mi ha fatto venire il sorriso.
          Sono pronta e vogliosa di vivere questa avventura… perché credo proprio che tu abbia azzeccato nel definirla così. In un avventura c’è adrenalina, ma anche tanti ostacoli da superare… però il solo fatto di viverla è una fortuna immensa. Grazie Grazie Grazie e saluta da parte mia la tua batuffolina! 😀

  2. Cara Ale, hai descritto perfettamente una scena che chi ti conosce vorrebbe tu vivessi. Le paure sono normali, e molto spesso io invento la scusa del non volere un bimbo per non ammettere le mille domande: e come faccio a prendermi cura di lui se sono stanca? O quando ho una ricaduta? E il parto? Potrò averlo naturale? E se io non posso correre ma lui ne ha bisogno? Se, se e se! Beh, sai che ti dico amica mia? Che se lo desideri, se al tuo fianco hai la persona che ritieni giusta, metti da parte tutti i se e tutti i ma! Hai una forza di volontà e una determinazione uniche! E la creatura non potrà far altro che essere fiera di avere una mamma come te!!! Ti voglio bene!

    • Grazie Fanny. Grazie per queste parole. Se sono riuscita a scrivere un post su un argomento così particolare, intimo e per me sempre difficile da affrontare è perché, come dici tu, lo desidero e soprattutto so di avere accanto la persona giusta. Forse l’ansia più grande è quella che tuo figlio non ti stimi o non sia abbastanza fiero di te perché sei un po’ diversa dalle altre mamme… però comincio anche a credere che forse potrei sbagliarmi… o almeno lo spero! 🙂 Ti voglio bene!

  3. Ciao, ti racconto brevemente come è andata a me…ora sono sposata da quasi un anno ma io e maury vivevamo insieme già da sei anni nei quali abbiamo provato fin da subito ad avere un figlio ma niente e presi dallo stress avevamo fatto tutti gli esami del caso ma per fortuna era tutto ok, ad un certo punto abbiamo lasciato che il destino facesse il suo corso fin quando per vari problemi non ci abbiamo più pensato poi io stavo male e nessuno capiva cos’era, nel 2013 mi viene diagnosticata la sm, aiuto…e la gravidanza è diventato l’ultimo dei pensieri… Con mio marito più volte ci siamo chiesti se era il caso di avere figli, mille paure, mille domande, dottori che sono favorevoli altri no, il mio addirittura mi ha dato della pazza per tutti i problemi che mi da la malattia… A novembre ho avuto una ricaduta solito cortisone un mese e mezzo di malattia e a fine dicembre non mi arriva il ciclo, ma ho pensato a nulla di che poi non poteva essere stata quell’unica volta ma no e invece ma si… Test positivo panico, cosa faccio chiamo il neurologo chiamo la ginecologa , smetto il copaxone via le sigarette ma soprattutto devo prendere acido folico, non ci credo e invece aspetto un bambino , sono incinta di sei settimane felice come mai nella vita e ora l’unico pensiero è che cresca bene, sano e forte poi mio marito e il cielo ni daranno una mano, io non ho nessuno, non ho parenti a darmi una mano e come farò e il parto? e dopo sicuro verrà una crisi….ho tanti timori ma il più grande è che il mio piccolo possa non stare bene, affronterò tutto purché stia bene. Tu, voi siete i primi a sapere della bella notizia, e pensavo di aspettare ancora ma…spero di esserti d aiuto, forza…un abbraccio Paola

    • ciao Paola, scusa, domanda interessata ma sei rimasta incinta mentre facevi la terapia? cosa ti hanno detto i medici? in bocca al lupo, un abbraccio virtuale
      sere

    • Cara Paola.. grazie per averci resi partecipi, in anteprima, di questa bellissima notizia!!!!! Da una che spera di vivere l’esperienza della maternità e che ha riempito questo post di punti interrogativi…. vorrei dirti di goderti al massimo ogni istante di questa esperienza. Tutto verrà e tutto passerà e sono sicura che andra benissimo. Le cose, poi, si affrontano pian piano.
      Intanto i miei e i nostri più cari e sinceri auguri!!! E tienici aggiornati!!!! 😀
      Un super abbraccio

  4. Ciao . So quanta paura può dare il pensiero di non essere abbastanza per … io di figlie ne ho due e ho anche una bella SM che ci accompagna ogni giorno della nostra vita . Non ho mai nascosto nulla della malattia alle mie bimbe , sanno che certi giorni DEVO riposare , che a volte riesco a seguirle e molte altre mi limito a guardare . Mi prendono in giro quando barcollo e non si stupiscono se mi vedono attaccata alla flebo . Tutto fa ormai parte della nostra strana quotidianità . Ne farei a meno ?! Certo che si ma questa è una prova da cui non posso scappare e loro lo sanno e mi stanno vicine . Nella vita può succedere di tutto , in realtà nessuno è veramente padrone del proprio destino , ma spero che questo possa aiutarle a capire che anche se i nostri piani non sempre si realizzano come vorremmo noi , si può affrontare tutto , basta volerlo . Non preoccuparti che se e quando lo vorrai saprai farlo anche tu . Baci

  5. Capisco bene le vostre ansie perché erano anche le mie. Ora mio figlio ha 3 mesi ed è pieno di energie. La preparazione alla gravidanza è durata circa 8 anni tra azatioprina e “disintossicazione”, ma la gravidanza è stata meravigliosa e sono anche riuscita ad allattare per 2 mesi e mezzo. Ora sto facendo un ciclo di deltacortene per abbassare ves e reuma test, ma le energie le trovo in mio figlio e mio marito. Per lui sarà normale convivere con la mia sm, sarà consapevole delle mie ricadute e delle mie cure, ma questo non fermerá il nostro amore. Coraggio!

    • Ciao Giovanna. Credo che la chiave sia proprio nelle tue parole: “per lui sarà normale convivere con la sm, ma questo non fermerà il nostro amore”. Forse dovremmo pensare meno, dar meno retta alle paure e ai giudizi e viverci con maggiore serenità questo evento naturale della vita. Forse dovremmo cominciare a pensare che tutto verrà da sé…. ma forse si tratta di una consapevolezza che si acquisisce solo dal momento in cui guardi in faccia quel frugoletto e capisci che in un modo o nell’altro dovrai prenderlo per mano e aiutarlo a crescere. Grazie!

  6. Ragazze, io posso solo dirvi che la malattia lo scoperta dopo la nascita di mio figlio …. Lui sta benissimo ci sono stati solo piccoli avvenimenti spiacevoli a causa della ricaduta ma lui cresce con me e sono io a viverlo con il mio compagno e sempre penso il presente . Io ho capito un cosa che se mi abbandonò ai pensieri la sclerosi multipla ce l’avrà vinta…. Vvtb

  7. Ciao sere…sono rimasta incinta circa una settimana dopo aver finito in cortisone e ho ripreso da subito il copaxone, e praticamente tutto dicembre.. Il neurologo ha detto che ad alcune lo fanno continuare per alcuni mesi in gravidanza e che non comporta rischi ma no….io l’ho smesso subito. Grazie dell’abbraccio e crepi il lupo

    • Ciao Paola! Grazie! Te lo chiedo perchè il mio neurologo mi raccomanda solo ed esclusivamente questo: rapporti protetti. Dice che se voglio un bimbo devo smettere la cura per due mesi e poi posso provare… E’molto scrupoloso e volevo capire cosa dicono gli altri. In bocca al lupo per tutto!

  8. Per quella che è stata la mia esperienza ti posso dire che l’emozione di vedere il mio bimbo crescere, sentirlo parlare e sentirsi chiamare mamma batte tutte le paure. Avevo anche io mille ansie da “sana” ma quando ho ricevuto la diagnosi le decisioni da prendere sono diventate facili e chiare! Quindi se puoi farlo non rinunciare. È una cosa che ti stanca un sacco ma ti riempie il cuore di gioia!
    Serena

  9. Hai ragione seri ti posso capire infatti io adesso sto pensando per il secondo

  10. Cara Ale , le paure sono tante.. Quando gioco con i figli delle mie amiche ho sempre paura a muovermi o a fare qualcosa di sbagliato, mi sento sempre un po’ imbranata e fuori posto. Ma poi guardo i loro occhi, così pieni d’amore e tutto scompare e divento bambina anch’io. Non so cosa vuol dire essere mamma, ma sono sicura che gli occhi del tuo pargoletto potranno guardarti solo con amore… Come solo un bambino sa fare. Sono stra convinta che sarai una mamma bravissima e speciale perché l’amore supera tutto e va oltre le paure. Ti voglio bene

    • Romiiii… è inutile… sei fantastica! Abbiamo troppe cose in comune… soprattutto il senso di “imbranataggine” che proviamo con i figli degli altri. Della serie… sei bellissimo, vorrei tanto giocare con te e stritolarti… ma ho troppa paura di fare danni! 😀
      Grazie per il “sarai una mamma bravissima”.. . lo spero 😉
      Ti voglio bene!

  11. Ciao a tutte io ho da poco avuto un bimbo…e non potevo fare una scelta migliore! Ci sono stati medici che mi hanno fortemente criticata perché le mie risonanze sono molto peggiorate e anche io ho riflettuto sul futuro di mio figlio e mi sono chiesta se il mio non fosse un gesto di egoismo. La mia risposta è ogni giorno nel suo sorriso che mi dice più di mille parole che lui non ha bisogno di una mamma che cammini alla perfezione o che lo tenga a lungo in braccio. Lui ha bisogno di una madre che lo ami e ce l’ha. Cara sm ti puoi prendere tutto il mio corpo ma il mio amore non lo avrai mai, è già tutto per il mio cucciolo, sorry!

  12. Paola B. Reply to Paola

    Grazie Alessia per i profondi e personali pensieri che condividi!
    E’ la prima volta che leggo questo blog… Pur sapendo che esiste, ho sempre trovato mille scuse per non leggere altre esperienze legate alla SM. Non perché non mi interessasse o sia insensibile, ma per “paura”….
    Sono 21 anni che convivo con questa fastidiosa compagna di viaggio…. Per mia grande fortuna posso permettermi di scegliere con chi condividere questa informazione, strettamente personale, perché non è visibile. Perché sono qui a condividerlo con te Alessia? Perché le tue parole hanno raggiunto direttamente il mio cuore, il mio cuore di mamma…. Proprio a causa della SM un bambino non ha potuto formarsi nel mio grembo, ma sono ugualmente mamma da circa 7 anni. Mia figlia arriva dalla Cambogia! E’ stata dura perché secondo il Tribunale dei Minori non è possibile ad una persona affetta da SM poter crescere adeguatamente un figlio che ha già sofferto a causa dell’abbandono subito. Ma l’importante è poter adesso stringere tra le braccia mia figlia….
    Ti auguro ogni bene possibile e che il tuo desiderio si possa realizzare! Paola

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