Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Fare Maratona Alzheimer con la sclerosi multipla? Fatto!

Me lo ero ripromesso e alla fine sono andatomaratona-alzheimer-2016_251364 alla  maratona contro l’Alzheimer. Vi dirò, alla fine non è andata come immaginavo, o meglio, come avevo pianificato. Ma è andata. I 10 KM sono diventati 10 miglia (15 km e spicci) e la “Maratona” è diventata un percorso non competitivo, quindi vi garantisco non ho corso 15 km, diciamo che ho marciato a passo spedito.
Non potevo trovare nulla di meglio per trarne qualche lezione e imparare qualcosa, che voglio riassumere in quattro punti molto concisi:

1° la corsa è stato per me 30% preparazione 70% determinazione, nulla di più faticoso è trovare la motivazione, la voglia e la forza mentale per andare a correre e cercare di correre ogni volta più a lungo;

2° Cavolo! Non pensavo che i miei limiti fossero così lontani dai limiti che mi ero “imposto”;

3° La corsa è un ottimo momento per avere spazio per se e schiarirsi le idee;
16-km-cesena-cesenatico
…. e tanti che eravamo!
4° Io non sono fatto per la corsa, mi stufa in fretta, ammazza se mi stufa
E si lo so, lo so, le aspettative erano molto più alte, i presupposti molto più promettenti e tanto altro, ma fa niente. Non dovevo dimostrare niente a nessuno, se non a me stesso.
Doveva essere un momento di riscatto personale? Di affermazione di capacità delle e delle potenzialità delle persone con sclerosi multipla, un occasione per rivoluzionare tutta la vita? Non credo proprio, è stato un impegno partito da lontano e mantenuto, è stato fare parte di un iniziativa per qualcosa di importante e per un fine giusto per ricordarmi che tanti altri oltre AISM lottano ogni giorno, contro un nemico che non molla mai.
Ma prima di tutto, soprattutto è stata una bellissima giornata, accanto alla persona che amo e insieme a lei scoprire che i nostri limiti sono ancora lontani.

Si proprio così, la cosa migliore di aver marciato per 10 miglia, alzandosi ad un’improbabile ora della domenica mattina, partendo sotto la pioggia e arrivando sotto una cappa d’umidità tropicale, abbeverandosi di tè freddo extra dolce e pezzi di frutta lungo il percorso, vedersi umiliare da settantenni che ci sfrecciavano davanti, la cosa migliore è stato

Cara sclerosi multipla, fatti da parte che la mia strada è ancora lunga.

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Notare l’ingenuo sorriso pre-maratona allai fine solo gambe doloranti e allucinazioni

6 risposte

  1. Complimenti John …sei fortissimo…sei un campione!
    Io quest’anno seguendo le paralimpiadi ,come non avevo fatto gli altri anni ,e guardandomi allo specchio….o meglio guardando negli occhi il mio compagno ( campione mondiale di marcia ) ho capito che lui mi stava per dire ciò che io tenevo nascosto nei miei sogni….E così stò iniziando ad allenarmi, magari non saranno le paralimpiadi fra 4 anni …ma chissàio ce la metto tutta e spero di continuare con questo impegno nel cuore e nella mente…perchè senza queste due componenti non si va da nessuna parte .Spero che la salute mi accompagni perchè questo impegno lo prendo per me stessa ma per tutti coloro che stanno in panchina , ma con la mente ed il cuore CI SONO anche loro e saranno con me in pista … anzi lo sono già ogni qualvolta io mi alleno! Un bacio a tutti

  2. Grandissimo John! Mi spaventa fare delle cose così faticose perchè penso che poi potrei non farcela. Grazie ci penserò la prossima volta. Magari faccio anche un pezzo della San Giovanni!

  3. Bravi. Anche io vorrei tanto camminare passeggiare giocare al mio amato tennis ma è andata così. Lotto ma non corro ne cammino non riesco ma lotto. Ciao a tutti.

  4. Bravissimo…solo noi possiamo capirti, bisogna essere determinati..anch’io stamattina ho camminato un chilometro e mezzo in salita, ho fatto una fatica incredibile ma volevo arrivare dove mi ero prefissa e fermandomi un paio di volte c’è l’ho fatta! È vero che i settantenni che ci sorpassano fanno male al cuore ma abbiamo tanta strada ancora da fare! FORZA!!!!

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