Non dicendo della SM potevo essere come gli altri

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Oggi pubblichiamo la storia di una donna che per tanto tempo ha scelto di non raccontare la sua sclerosi multipla agli altri ma che, come spesso accade, è riuscita a trovare nella famiglia la forza, la motivazione e l’amore per non arrendersi.

 

Ho scoperto di avere la sclerosi multipla circa 15 anni fa. Questa mia convivenza forzata con la malattia è andata avanti negli anni tra alti e bassi. Per un bel po’ tempo non sono riuscita ad accettare la mia situazione e questo mi ha fatto costruire un mondo parallelo, un mondo senza SM.

Sul mio posto di lavoro, per esempio, non ho detto nulla della sclerosi multipla. Non l’ho detto ai colleghi, non l’ho detto ai capi, mi sono tenuta questa cosa per me. Il motivo? Volevo evitare commenti e pietismi delle persone che mi erano accanto e poi, tacendo, potevo essere una persona come le altre, una persona senza un problema così pesante da portare nel corpo e nell’anima.

Nonostante questo, però, ho avuto un bellissimo matrimonio. Mio marito non mi ha mai lasciata sola neppure per un attimo e ho avuto la fortuna di avere tre figli meravigliosi che sono sempre arrivati nei momenti più difficili, a darci luce e speranza. Gioie che ci hanno ricordato che ad essere più forti, in questa battaglia, siamo noi e non la SM. Uso volutamente il plurale perché a lottare quotidianamente al mio fianco contro di lei c’è sempre mio marito, lui, che ha accettato questa sfida facendola sua nel momento stesso in cui ha chiesto di sposarmi.

È passato un po’ di tempo dalla diagnosi e questo mi fa dire a tutti quelli che come me convivono con la paura del domani, con la paura di essere discriminati perché costretti a rinunciare al lavoro anche per periodi più o meno lunghi, o perché non si è più capaci di fare tante cose, che noi siamo forti!

Siamo forti perché solo a chi ha tanta forza viene data la possibilità di combattere e noi questa possibilità dobbiamo farla fruttare al meglio. Abbiamo tanto da dire anche quando non sembra.

La gestione della sclerosi multipla sul posto di lavoro è molto spesso fonte di ansie, preoccupazioni da parte delle persone con sclerosi multipla, ma anche di discriminazione e diritti non agiti o negati. In una video guida realizzata da AISM puoi trovare le risposte ai tuoi interrogativi: i rischi e le opportunità, gli obblighi di legge e i fattori da considerare per una scelta consapevole.

Se vuoi raccontare la tua storia e pubblicarla su GiovanioltrelaSM scrivici a blog@giovanioltrelasm.it

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1 commento

  1. Piero Luigi Reply to Piero

    Mi sembra di leggere la mia storia, l’unica differenza 2 bimbe al posto di 3 😉
    Un abbraccio.

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