
Se anche tu vuoi condividere la tua storia e le tue immagini, scrivici!

A volte la fatica prevale, a volte il futuro è paura, a volte non ci si abitua. – Ti trovo bene sai?– Sì grazie, tutto bene. La solita risposta a

“Nei tuoi panni mi sarei ammazzato!” è una delle frasi che ho sentito più spesso negli ultimi anni quando mi è capitato di scrivere o di raccontare la mia storia.

Avere 24 anni e cercare di godersi ogni momento, nella tregua che dà la SM, sapendo rileggere quello che ti ha portato qui, e ringraziare per ogni sostegno ricevuto. Ecco

“Ma lo sguardo altrui, quello mi pesa. Sì, quello «sguardo diverso». Quello di quando dici di avere la SM e «ah, oh», o ti compatiscono

A parte mio padre nessuno sa che ho la SM, mi gestisco da solo farmaci, visite, risonanze. Evito gli sguardi pietosi degli altri e

Dopo settimane di assenza, eccomi di nuovo qui. Sapete è un periodo molto particolare della mia vita.. Una nuova casa, gli ultimi esami prima della

Cara amica ti scrivo, che poi perché ti chiamo “amica” proprio non lo so… In fin dei conti gli amici si scelgono, tu invece

Cosa accadrà domani? Quanti di voi pensano sempre a cosa gli accadrà domani, tra una settimana, tra 10 anni? Quanti pensano al decorso della nostra

Ciao a tutti, ogni giorno leggo i vostri racconti e le vostre esperienze e mi rendo conto di quanto ogni vostra storia mi arricchisca di

Dopo la botta iniziale e dubbi che la SM porta con sé, la storia di Giulia sul nostro blog si conclude con un messaggio positivo:

La storia di Simone, come quella di tanti che ci scrivono, è quella di un ragazzo che un giorno di marzo sente qualcosa che non

Unsplash: Javardh Oggi vi presentiamo post un po’ particolare. Di solito i blogger raccontano la propria vita con la sclerosi multipla in prima persona. Questa


Elia ha sofferto tanto nella vita, ma ha capito che la positività è la vera arma a nostra disposizione contro gli ostacoli della vita. Ci

Il mare, soprattutto la vela, ti è complementare. Ti avvolge, ti forma, ti aiuta, ti accompagna. Serve a capire, te stesso e gli altri. (Giovanni
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,