Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Una storia di speranza oltre la sclerosi multipla

Riccardo-hopeMi chiamo Riccardo, abito in provincia di Venezia e vorrei raccontarvi la mia esperienza. Spero di essere ancora un giovane oltre la SM, nonostante i miei 33 anni.

Nel 2010 mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla, la prima cosa che ho pensato è stata: “Sono morto” e la seconda “Mi uccido prima io”.

Da quel giorno le cose sono andate progressivamente sempre peggio. Prima difficoltà a camminare, ho iniziato ad usare una stampella, poi due e infine la sedia a rotelle. Ma la mia non è una storia di disperazione, è una storia di speranza. Ho imparato che la gente è migliore di quello che pensavo: gli amici mi sono vicini e si lamentano se non esco con loro. I colleghi di lavoro sono fantastici: mi accompagnano dovunque vada e mi aiutano negli spostamenti. Il mio compagno di scrivania ogni sera mi scorta fino alla mia auto e mi aiuta a caricare la carrozzina. Il presidente della mia azienda una mattina mi ha visto arrancare con le stampelle e mi ha chiesto dove parcheggiassi e cosa facessi quando pioveva, io gli risposto che mi arrangiavo. Mezz’ora dopo mi hanno consegnato il telecomando del garage privato (e coperto) dove il presidente parcheggia la sua Porsche e l’amministratore delegato la sua BMW: ora parcheggio lì con loro e ogni tanto mi scaricano pure la carrozzina.

Adesso a 33 anni ho deciso che è giunto il tempo di andare per la mia strada e sto acquistando una casa mia. Non so cosa mi riserverà il futuro, non sono molto ottimista, ma so che non smetterò di vivere e combattere molto facilmente.

12 risposte

  1. mi dispiace per quanto ti è successo. Comprendo benissimo la tua situazione perchè anche mia figlia
    soffre la tua malattia. Era una brillante studentessa universitaria e a due esami dalla tesi questa strega
    le è apparsa e non la lascia più. Per fortuna ha trovato un ragazzo che la comprende e la ama.
    Invece, nel mio posto di lavoro, le comprensioni iniziali, hanno lasciato posto ad astio e discriminazioni,
    sono pentito di averlo detto. Ti auguro di trovare una compagna per la vita, che capisca i tuoi valori
    e li apprezzi come i tuoi Colleghi (con la C maiuscola).
    Un abbraccio
    Giovanni

  2. grazie Riccardo di aver condiviso la tua storia di forza quotidiana.trasmetti anche a me ottimismo e voglia di vivere.ero solo un po’giù.mi ha fatto bene leggerti.un grande abbraccio e auguri di cuore di serenità.luisella

  3. Ciao, una grandissima forza!, la tue e’ una di quelle storie che il solo leggerle fa bene a tutti, ammalati (di qualsiai grado ) e sani.

  4. CIAO TI VOGLIO BENE COME UNA ZIA ,IO NON HO FIGLI E HO SOLO UN NIPOTE , QUESTA PORCATA ( COSI IO LA CHIAMO) MI A DATO LA POSSIBILITA ANCHE SE DOLOROSA DI AVERE COME TE TANTI NIUPOTI E FIGLI , RAGAZZI VI VOGLIO BENE , DATE A ME CHE SONO 3O ANNI + VECCHIA LA FORZA X ANDARE AVANTI GRAZIE RICCARDO (cuor di leone)

  5. Ciao Riccardo,
    Io sono una tua collega di sventura.
    Anche io sono una persona positiva e la penso come te.
    Le persone che mi circondano mi coccolano con mille attenzioni soprattutto i miei colleghi che non ringraziero’ mai abbastanza .
    Io regalo loro grandi sorrisi e tanta serenità e penso di essere un esempio ogni giorno per come affronto la vita. e le difficoltà che incontro ogni giorno.
    P.S. E’ dura molto dura

  6. ragazzi vi ringrazio x quello che scrivete io sono troppo grande ho 45 anni e mezzo ma mi avete dato la forza di andare sempre avanti ho la SM da circa 24 anni e mi sono stancata ma la vita e’ questa bisogna viverla a presto scrivetemi sempre e comunque io sono una di voi ciao ori baci baci

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