Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Una guerra da vincere a 24 anni

Quando hai 24 anni credi di poter controllare la tua vita. Al massimo sarà una delusione a farti perdere una giornata di studio, un pomeriggio tra amiche o una serata troppo bella per poter tornare a casa. Ecco il racconto di una giovane ragazza, una storia di diagnosi ma anche una riflessione su come la sclerosi multipla cambia la percezione della propria vita, del tempo, delle emozioni. 

Quando hai 24 anni pensi che lo scorrere del tempo puoi regolarlo da sola. Organizzi sessioni d’esame, li dividi per passabili e impassibili, quelli preparabili in 15 giorni e quelli per cui ci vogliono mesi .

Scandisci  il tempo libero, la palestra, gli amici, il sonno, i sorrisi , gli stronzi , i respiri, la vita. Pensi che 24 ore non ti bastono più, perché più cose fai più ne vuoi fare.

Collezioni soddisfazioni, che ovviamente sono sempre meno degli insuccessi, ma va bene così! Fai il calcolo delle ore, del tempo che puoi perdere pur di non arretrarti  con le  pagine, i capitoli, i tomi di libri che devi studiare.

Riservi del tempo per quelle letture che invece ti piacciono tanto, anche se sai già che, stanca morta, ci finirai per addormentarti con la faccia stampata sopra. E poi niente, sempre a 24 anni, con lo zaino in spalle e i passi che potrebbero raccontare tutti i posti visti, un giorno ti svegli e tutto cambia.

Hai 24 anni ed una malattia. Hai 24 anni e ti assale la consapevolezza che sia il Tempo ora a controllare te, i tuoi impegni, la tua felicità.

Quando hai 24 anni e ti ritrovi catapultata in ospedale, sola, con le tue mani, i tuoi respiri e la tua malattia, inizi a proteggere chi ami. Ti asciughi le lacrime che non vuoi che nessuno guardi. Stringi i denti, sorridi pur di farti vedere serena.

Vorresti scappare da lì, controllare i tuoi respiri, evitare di cadere ogni due passi. (La foto è scattata da me, e’ il tramonto che per 15 giorni mi ha tenuto compagnia dalla mia camera di ospedale).

Come quando hai 24 anni e per 24 anni ti hanno insegnato a sorridere, ma per un momento non lo sai fare più .

Non sai più quali sono i tuoi obiettivi, le tue volontà, i tuoi desideri, i tuoi occhi. Come se quel preciso scandire del tempo se ne fosse andato a puttane e tu sei lì, in balia delle onde, di camici bianchi, di abbracci, di sguardi tristi.

Improvvisamente tutto troppo in fretta per capacitarmene.

Hai 24 anni e la malattia ti insegna ad affrontare i medici, gli amici veri, i silenzi che ti scaldano il cuore, ad allontanare chi ti fa male.

Hai 24 anni e inizi a capire che qualcosa è cambiato, che bisogna solo rimescolare le carte. Devi rimettere i tasselli in ordine ed  imparare a convivere con una parte nuova di te che c’è, esiste, e che devi necessariamente amare.

Sono una ragazza di 24 anni e certamente la mia vita è cambiata. Ma questa guerra contro la SM, quei pomeriggi dove tutto ti sembra nero, disgustoso, mortificante, la vinco ogni volta io.

 

Se vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici a blog@giovanioltrelasm.it 

2 risposte

  1. Posso dirti che mi è sembrato di leggere me ho 25 anni e quando L ho scoperto ne avevo 24. Mi hai fatto venire i brividi e sopratutto mi hai commosso. Ti ho abbracciata con il pensiero perché in questo momento oltre lei abbiamo in comune L età e i stessi pensieri di quei giorni . Impareremo a conviverci ma ci vuole tempo , tempo per ammortizzare la botta tempo per renderci davvero conto e per guardare una volta per tutti la realtà quella ho cercato per mesi di tenere lontana e esterna. Grazie per aver condiviso le tue emozioni.

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Ti capisco perfettamente e conosco molto bene quello che stai o che hai provato. Devi sapere che ci sono passato anch’io. Anch’io ho vissuto sulla mia pelle in prima persona la tua stessa esperienza, la tua stessa paura, la tua rabbia, il tuo senso di smarrimento, il tuo senso di sconfitta ed in particolar modo il tuo stesso dolore. E’ vero non è facile accettare quello che ci è successo.

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