Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

“La diagnosi di sclerosi multipla 4 giorni dopo la nascita di mio figlio”

Diventare papà e sapere che hai la sclerosi multipla a distanza di pochi giorni. Settimane in cui la vita sembra una montagna russa che va troppo veloce. La storia di Jan e il suo invito a godersi la vita in ogni attimo, perché tutto può cambiare.

jan al lavoro

Oggi la vita mi ha tirato uno schiaffo, anzi no, un pugno dritto allo stomaco. Sono a terra steso e faccio fatica a prendere aria e rimettermi in piedi a testa alta.

Credevo la vita mi avesse già messo alla prova ma c’era ancora qualcosa che mi attendeva.

Questa volta hai vinto tu. Sei arrivata a gamba tesa e mi hai rovinato i mesi più belli come quelli della nascita di un bambino.

Hai un avversario tosto, puoi stendermi ma mi rialzo, cazzo se mi rialzo.

Mi rialzo perché lo devo a quella roccia della mia ragazza che non ha potuto godersi la sua gravidanza come avrebbe dovuto, ma mi teneva la mano quando i neurologi refertavano o mi faceva forza quando andavo a fare l’ennesimo esame.

Mi hai tolto il sonno per qualche mese, ora hai un nome, so come ti chiami, mi fai cagare sotto dalla paura lo ammetto.

Scrivo perché ora è troppo da tenere dentro, scrivo perché l’unico 10 che ho preso in vita mia a scuola l’ho preso in un tema di italiano, mi piace scrivere e trasmettere emozioni.

Scrivo perché almeno non devo cominciare a uscire di casa e pensare chi lo sa o chi non lo sa, ho la sclerosi multipla! 

Me lo hanno confermato dopo 2 mesi interminabili, a distanza di 4 giorni dalla nascita di mio figlio.

Mi sento su una montagna russa che va a 400 km orari.

Sono state settimane interminabili, visite, risonanza, risonanza con contrasto, prelievi, prelievo dalla spina dorsale del liquido midollare (con reazione avversa e ricovero in ospedale, che vuoi fartelo mancare?).

Tiro un sospiro e guardo Martino negli occhi, questi mesi me li ricorderò per sempre.

Un grazie di cuore va anche a mio padre che mi ha fatto forza come non mai. Mi ha accompagnato ad ogni esame, ogni visita.

Non ci voleva, non ci voleva ora ma te lo ripeto, mi potrai stendere ma mi rialzerò, mi rialzo tipo supersaian 😜💪❤️

Godiamoci la vita oggi, godiamoci ogni momento perché in un attimo tutto cambia.

Jan

Se anche tu vuoi condividere la tua storia su questo blog puoi scrivere a blog@giovanioltrelasm.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Talk

Resilienti, flessibili e connessi

Tutti hanno sentito parlare di resilienza, ma pochi forse sanno che si può migliorare, allenando le capacità psicologiche come la mindfulness, l’accettazione, la flessibilità.

Leggi Tutto »

Il parcheggio riservato ai disabili

Tanti sono i casi dove questa mancanza di “RISPETTO” viene a mancare. Tra questi c’è n’è uno in particolar modo che mi sta molto a Cuore, forse perché è quello che mi capita di veder spesso non esser rispettato, ed è quando qualcuno si permette d’invadere o ostacolare senza la dovuta autorizzazione: “IL PARCHEGGIO RISERVATO AI DISABILI”

Leggi Tutto »

Un nuovo inizio…

“ PARLA CON NOI… incominciamo il 2014 con la testimonianza di Elia che  ha inviato la sua storia in redazione qualche mese fa, ma noi

Leggi Tutto »

Lettera a mia madre

Oggi pubblichiamo con grande emozione una bellissima lettera. È la lettera di Gigi a sua mamma, che non c’è più. È una testimonianza d’amore e

Leggi Tutto »