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Appena il Coronavirus è arrivato in Italia, mi sono subito preoccupata seriamente. Avendo un livello bassissimo di linfociti già mi devo preoccupare di non prendere una polmonite normale, figuriamoci il

Adele è appena tornata dal suo soggiorno a Parigi: “è stato fantastico, uno dei periodi più intensi della mia vita”. Il suo messaggio è chiaro: deve essere un diritto per

Un conto è curarsi, un conto è vivere “con cura”. Un conto sono i sintomi, un conto le emozioni. La confessione a cuore aperto di una giovane con sclerosi multipla.

A volte ottenere una diagnosi è un percorso faticoso e irto di ostacoli, dove si mescolano questioni sanitarie e tante, tante emozioni diverse. La storia

Nella foto: un’immagine dal reportage fotografico Under Pressure – Living with MS in Europe. Copyright: © 2012, Carlos Spottorno. Mi dico sempre: “Maria vivi, devi farlo

Quando arriva la diagnosi di sclerosi multipla non ci si può credere. Inizi a vedere o tutto bianco, o tutto nero. Ma di una cosa

Nella foto: Almudena e suo marito si tengono la mano in macchina. Dal reportage Under Pressure – Living with MS in Europe, Copyright: © 2011, Lurdes

La sclerosi multipla a volte si presenta con disturbi molto pesanti, e quando arriva la diagnosi in realtà è una ricaduta. Ho 41 anni, vivo

La storia che vi proponiamo oggi è quella di Pasqualina, un racconto pieno di speranza, fiducia negli altri e di fede. È una vera combattente.

Adele sentiva la necessita di raccontarsi, di condividere le proprie emozioni con chi poteva capire ciò che stava passando. Decide così di partecipare ad una


Prosegue la storia di F., un affresco sulla vita quotidiana con la sclerosi multipla, tra terapie, visite, spostamenti difficili, arrabbiature, e l’importanza di chi ci

Quello di Anna è un inno alla vita, una vita che va vissuta e che va affrontata e vinta ogni giorno. Può dire tutto questa

“Ringrazio tantissimo i miei genitori, mia sorella e gli amici per avermi sempre sostenuto nonostante tutto” Sergio Scrivi la tua storia, mandaci una tua

Il diario di una diagnosi, quella di Eddy, che proprio nel giorno del suo compleanno riceve la notizia: si tratta di sclerosi multipla. Scrive
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,